Kim Pieters

Kim Pieters (1959) vive e lavora a Ōtepoti/Dunedin, Aotearoa/Nuova Zelanda. La sua pratica artistica potrebbe essere descritta come emergente, adattiva e non lineare. È prevalentemente una pittrice non rappresentativa, ma produce anche fotografie, film sperimentali, scrittura e musica dal suo studio di Dunedin. Pieters ha la tendenza a costruire il suo lavoro, indipendentemente dal genere, attorno a due o più nuclei distinti, (ad esempio immagine e testo) utilizzando la giustapposizione di questi regni autonomi ma risonanti per creare una disgiunzione. Questa disgiunzione produce una compensazione che è grande nella meraviglia e ci permette una rara opportunità come spettatori individuali la libertà di pensare e sentire qualcosa di nuovo per noi stessi. In ciò è insita una dimensione etica implicata nelle responsabilità che nutriamo o non nutriamo verso la raccolta del nostro pensiero. Il suo lavoro è rappresentato in collezioni private e pubbliche tra cui la Chartwell Collection, Auckland Art Gallery, Toi O Tamaki, Christchurch Art Gallery, Te Puna O Waiwhetu, Victoria University Collection e la Dunedin Public Art Gallery.