Adam Chang

Nato nel 1960 a Shanghai, Adam Chang è un artista cinese-australiano cresciuto durante i tumultuosi anni della Rivoluzione Culturale. In questo conflitto politico, Chang ha sviluppato un debole per la creazione di immagine. Durante il periodo delle Riforme della fine degli anni '70, quando la Cina ricominciò a commerciare con l'estero, fu esposto all'arte occidentale attraverso i libri. Dopo aver trascorso cinque anni attraversando la Cina, portando la sua scatola di vernice e facendo paesaggi en plein air si iscrive allo Shanghai University Art Institute. Quasi un decennio dopo Chang si trasferì a Sydney, dove i suoi ritratti dipinti attirarono l'attenzione. Ha esposto nella Galleria d'arte del Nuovo Galles del Sud ’Archibald Premio per la Ritrattistica e Doug Moran Portrait Prize mostre. Molti dei suoi ritratti sono ora appesi in collezioni private e alla prestigiosa National Portrait Gallery di Canberra. La passione duratura di Chang è quella di sintetizzare i tropi artistici occidentali e cinesi. Ampie aree di vernice, spesso monocromatiche, sono vigorosamente applicate con pennello, straccio o palette di coltello a tele monumentali, che sono popolate da rendering di soggetti cinesi iconici, come guerrieri di terracotta, panda e Mao Zedong.
La sua recente serie di dipinti Shan Shui con Panda stanno dimostrando sempre più popolare all'asta. Sebbene possano sembrare malinconici e nostalgici, una seconda occhiata a questi dipinti dell'animale nazionale cinese rivela un commento sulla "diplomazia dei panda" del paese e sulle crescenti ambizioni per il potere globale.