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Kooness

Annie Kurkdjian

1972
Beirut, Lebanon

4 Opere in mostra

Rappresentato da

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Opere di Annie Kurkdjian

Untitled

2024

Dipinti , Disegni , Acrilico

110 x 90cm

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Untitled

Disegni , Tecnica mista

68 x 53cm

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Untitled

Disegni , Inchiostro

56 x 76cm

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Untitled

Disegni , Inchiostro

46 x 55cm

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Nata nel 1972, Annie Kurkdjian ha dovuto sopportare sedici anni di guerra civile nella sua patria, Beirut, in Libano. La sua infanzia fu segnata dal rumore delle bombe, dal terrore, dall'insicurezza permanente e dall'incoerenza delle cose ordinarie. Originariamente armena, Kurkdjian ha già affrontato il trauma del genocidio armeno attraverso la storia di sua nonna. All'età di dodici anni, quando la sua famiglia si stava preparando a fuggire dal Libano per la Francia, perse suo padre. Da giovane adolescente Kurkdjian soffriva di PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) e si rese conto che doveva trovare uno sbocco per il disagio che le era stato impresso. Dopo un periodo in cui ha cercato di trovare la sua nicchia, conducendo studi di management, arte, psicologia e infine teologia, Kurkdjian ha deciso di voltare pagina nel 2005 e ha iniziato una nuova vita come artista, con esposizioni regolari in Francia, Libano, Bahrain, Giordania e molti altri paesi. I dipinti di Kurkdjian sono sobri e allo stesso tempo potenti, ritraggono esseri in posture torturate, mostruose, grottesche. A volte si fissano su chi guarda, con l'occhio intorpidito e le spalle volteggiate, come molestati o persi. Il soggetto delle opere sembra essere sezionato e analizzato. Formano immagini tremolanti e struggenti. Queste grandi tele che respirano tragedia ci interrogano sulla vita stessa e costringono lo spettatore a contemplare il processo della creazione. Secondo Kurkdjian, le risposte si annidano nella sincerità dell'approccio artistico: “L'arte è capace di sublimare tutto, la guerra, il crimine, la vergogna, la malattia e l'inferno totale”.