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Kooness

Aurelie Nemours

1910 - 2005
France

4 Opere in mostra

Rappresentato da

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Opere di Aurelie Nemours

Sans Titre F45

1940

Disegni

36 x 31cm

Disponibilità in Fiera

Sans Titre F8

1940

Disegni

42 x 37cm

Disponibilità in Fiera

Sans Titre

1979

Dipinti , Olio

55 x 46cm

Disponibilità in Fiera

Polychromie

1990

Dipinti , Olio

22 x 68cm

Disponibilità in Fiera

Aurelie Nemours è stata impegnata nel percorso dell'astrazione dal 1949, sviluppando un dipinto astratto, costruito con colori puri e forme geometriche dal quadrato, ma senza dogmatismo o sistematismo. Le sue composizioni sono rigorosamente disposte nel piano, in base all'intersezione tra orizzontale e verticale.

Aurelie Nemours è morta il 27 gennaio 2005 a Parigi all'età di 94 anni, pochi mesi dopo che il Centro Beaubourg le aveva reso omaggio organizzando una grande retrospettiva del suo lavoro. Aveva dedicato la sua vita alla pittura.

La sua pittura contiene generalmente pochi colori (a volte usa solo il bianco e nero), ma gioca sempre sull'intensità dei campi colorati. Il dipinto implementa accordi di colori che possono evocare toni, sonorità, descrivere climi. Il suo lavoro si caratterizza sia per il suo rigore ma anche per una fortissima sensibilità, anche una grande spiritualità. Per Aurelie Nemours, la pittura era "alla ricerca della verità del mondo". Aveva, ha detto, "il dipinto nel cuore e nella testa".
 
Aurelie Nemours è la grande signora dell'arte concreta, e non è solo nel suo paese natale, la Francia. Il suo lavoro, che i musei di Ludwigshafen, Bottrop e Ingolstadt hanno presentato in Germania in una grande mostra retrospettiva nel 1995, gode del più alto riconoscimento internazionale. Appartiene alle principali opere d'arte concreta ed è la variante europea di importanti sviluppi americani come la "pittura Colorfield" di Ad Reinhardt o "Minimal Art".
 
Nelle sue opere degli anni '40 e' 50, forme libere e strutture diagonali elaborano modelli aperti di superfici colorate. Le opere seriali raggruppate sotto il titolo "Ritmo del millimetro", gli "Angoli" così rigorosi, mettono in relazione due o più colori. Inoltre, gli elementi formali irregolari della serie "Number and Chance", le tele radiose dei "Quartetti" e le "Colonne" monocromatiche sono tutti elementi che costituiscono il suo lavoro. Sebbene Aurelie Nemours non lavori certamente senza un sistema, dal momento che utilizzerà ordini numerici nelle sue opere strutturali, il suo lavoro non è quello di un'austera pittura a campo di colore "sistematizzante". I suoi apprezzamenti formali procedono più spesso da un approccio intuitivo e mirano a dare ritmo allo spazio pittorico. L'artista utilizza solo pochi colori, ma le complesse miscele che utilizza generano toni vibranti di vita.
 
Le opere di Aurelie Nemours sono dipinti di meditazione che, attraverso l'estrema riduzione dei colori e delle forme, visualizzano le idee o le leggi alla base delle apparenze e innescano riflessioni sulla globalità e sul futuro dell'universo. Consapevole di attualizzare i principi nel senso di astrazione, Aurelie Nemours ha creato un impressionante corpus di opere di grande potere visivo e spiritualità. In "Nemours", a cura di R. W. Gassen e L. von Mengden, Wilhelm-Hack-Museum, Wienand Verlag, 1995.

2019 : esposizione "Polychromies" à la galerie Oniris, Rennes

2005 : oeuvre post-mortem “Alignement du XXIème siècle” (72 colonnes de granit gris, hautes de 4,5m, placées à intervalles réguliers) à Rennes, quartier Beauregard

2004 : rétrospective au Centre Beaubourg à Paris

2001 : création du prix Aurelie Nemours par l'artiste

1999 : esposizione « Percussif » al Musée de Rennes

1998 : elle réalise les vitraux du Prieuré Notre-Dame de Salagon à Mane (Alpes de Haute-Provence)

1996 : expoistion « Histoire de Noir & de blanc » au Musée de Grenoble

1995 : 3 expositions en Allemagne à Inglostadt, Bottrop et Ludwigshafem am Rhein

1965-1970 : le carré devient la forme récurrente dans son oeuvre

1961 : prima esposizione personnelle à Londres

1957 : elle adhère au groupe “ESPACE” crée par André Bloc

1948 – 1951 : fréquente l'atelier de Fernand Léger

1946 : esporre au Salon d'Art Sacré et se passionne pour le vitrail

1941 : étudie à l'académie d'André Lhote

1921 : étudie les arts égyptien et byzantin àl'Ecole du Louvre