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Kooness

Dominik Schmitt

1983
Germany

11 Opere in mostra

Rappresentato da

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Opere di Dominik Schmitt

Butterfly

2021

Dipinti , Acrilico

80 x 100cm

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Oasis

2019

Dipinti

200 x 180cm

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Dog Face

2021

Dipinti

60 x 50cm

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Dove

2021

Dipinti

60 x 50cm

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Smiley

2018

Dipinti

50 x 40cm

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To Poke Around

2018

Dipinti

50 x 40cm

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"er" | "he"

2021

Dipinti , Acrilico

110 x 180cm

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"es" | "it"

2021

Dipinti , Tecnica mista , Acrilico

120 x 180cm

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"she" | "she"

2021

Dipinti , Acrilico

100 x 180cm

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Flour Blatherer

2021

Dipinti

40 x 30cm

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Nato nel 1983, Dominik Schmitt è un pittore nato a Neustadt, in Germania. Ogni giovane artista oggi affronta grandi sfide alla luce dei secoli passati di arte e storia dell'arte e della travolgente diversità e possibilità che si trovano sul mercato dell'arte. Come posso trovare la mia strada in questa "giungla", affermarmi come artista e sviluppare una "scrittura" caratteristica e riconoscibile?

Dominik Schmitt crea immagini idiosincratiche nel senso migliore del termine, che catturano l'attenzione, che si soffermano nella memoria. Immagini che lo spettatore non è in grado di cogliere a prima vista a causa della loro complessità e ricchezza di dettagli. Tuttavia, se tentasse di farlo, verrebbe facilmente ingannato. Prima di tutto, c'è la colorazione scura con un ricco spettro di toni neri, grigi e terra rotti, che si traduce in uno stato d'animo di base inquietante e leggermente malinconico. In termini di motivi, i dipinti di Schmitt ci confrontano con scorci sul funzionamento interiore della vita umana e animale. Sebbene il figurativo domini, le creature nel mondo pittorico di Schmitt sono sempre esseri altamente idiosincratici da un regno intermedio, situato oltre la realtà. Più e più volte si incontrano amalgami di uomo e di animale, spesso con arti deformati o sproporzionati. A volte sembrano quasi saltare fuori dal quadro – possedendo una terribile bellezza e fascino nella loro unicità, nella loro alterità. Ci si potrebbe sentire un po' trasportati nel mondo delle figure che si trovano sui capitelli e tra i gargoyle delle chiese romaniche e gotiche, o nelle raffigurazioni dell'inferno di un Hieronymus Bosch o Pieter Breughel – un approccio giocoso all'insondabile e allo spaventoso.