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Franco Fortunato nasce a Roma nel 1946. Si è formato artisticamente come autodidatta attraverso lo studio della pittura italiana del XIV e XV secolo, dei fiamminghi e di alcuni pittori americani del primo Novecento. Il suo stile è caratterizzato da linearità e purezza figurativa e disegno, sintesi e rigore geometrico in un contesto di surrealtà fantastica e metafisica.
Dopo le prime esperienze giovanili, negli anni '70 inizia ad esporre con il Gruppo Figurale Il Babuino, staccandosi da esso in seguito alla ricerca di un proprio linguaggio e di una completa autonomia d'azione. Fu in questo periodo che nacque il suo particolare metodo di lavoro a cicli, che divenne oggetto di numerose mostre in gallerie private e spazi pubblici in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Argentina, Stati Uniti e Canada.
Tra le più importanti ci sono Storie dal Parco e Barboni, che dipinse tra il 1980 e il 1985, Racconti per l'Europa nel 1992 e Pinocchio nel 1994. Nella seconda metà degli anni Novanta realizza Inventario e Città Invisibili, quest' ultimo ciclo dedicato a una lettura di Italo Calvino, e poi Ritrovamenti e Città ritrovate. Sottostante temporalmente e tematicamente rimane sempre Il Vagabondo, figura poetica che percorre quasi ininterrottamente l'intero percorso artistico di Fortunato. Il Viandante è un personaggio che compare nel 1980 e vive la sua esistenza vestendosi in varie forme. Nel 2000 torna ai temi letterari producendo il ciclo dedicato al Piccolo Principe, nel 2003 Fantastic Architectures e nel 2005 Moby Dick. Nel 2010 dipinge il Drappellone del Palio di Siena e nel 2012 realizza a Carpineto Romano il monumento dedicato all'anniversario dell'Unità d'Italia. Nello stesso anno realizza le scene de Il Corsaro di Giuseppe Verdi, messo in scena al Teatro Verdi di Trieste nel gennaio 2013, in occasione del bicentenario verdiano. Sempre nel 2013 dipinge il ciclo dedicato al Flauto Magico.
Nel 2016 Fortunato presenta per la prima volta negli spazi del Palazzo della Cancelleria a Roma il nuovo grande ciclo pittorico e cinematografico de La storia della Querina, dedicato alle gesta quattrocentesche del mercante veneziano Pietro Querini. Tale è il successo che nel 2017 la mostra viene poi ospitata dalla Giunta Regionale del Veneto nelle sale di Palazzo Ferro Fini e alla Fondazione Villa Fabris di Thiene, nel 2018 alla Mole Vanvitelliana di Ancona, e nel 2019 ai Magazzini del Sale di Siena.