Figlia di un mare del sud. Padre attore e poeta. Insegnante madre. Fratello del sole.
Scrive da quando era bambina. Nel 1998 si avvicina alla fotografia, chiedendosi se possa cambiare il mondo e se stessa.
Curiosa e irrequieta; attenta alle proprie emozioni e a quelle degli altri, dà priorità al messaggio e si impegna nella realtà.
Lavora come ritrattista. Scrive con luce, figura e carattere, qualità uniche di ogni persona o cosa.
Interviene e giustappone fotografia, psicologia, letteratura, video e musica.
Ritrae paradigmi invisibili che hanno un impatto sulla psiche e sui comportamenti individuali e sociali. Come materia prima usa sentimenti e spazi di riflessione.
Cattura pupille specchiate che ingannano il tempo, ne rubano l'anima, ne soffrono, si frantumano e chiedono il divorzio dalla routine.
Sistematizza la struttura e la sequenza del lavoro, che poi si trasforma in un metodo di ritrattistica.
Le persone fotografate chiedono ripetizione ed esprimono un senso di liberazione, benessere e divertimento.
Convinto che l'arte guarisce e salva; come atto condiviso; uno spazio intimo, quasi confessionale, che muove e trasforma sia chi la pratica sia chi la osserva e la ri-significa.