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Marcus Cain è residente a Kansas City, MO e Manager of Operations and Communication presso il Kansas City Art Institute H&R Block Artspace.Nel 2012 ha ricevuto una borsa di studio per il premio Artista Visivo della Charlotte Street Foundation.Il suo lavoro fa parte di diverse collezioni pubbliche tra cui Daum Museum of Contemporary Art, Sedalia, MO; Nerman Museum of Contemporary Art, Overland Park, KS; Sprint Corporation, Overland Park, KS; e American Century Investments, Kansas City, MO.
Dichiarazione dell'artista
“Per me la pittura è un atto di quieta e lenta resistenza a un mondo iperattivo e un filtro per il costante bombardamento di un'Era dell'Informazione in accelerazione.Costruisco immagini per quello stretto ritardo tra vista e percezione ó un territorio tra guardare e vedere ó dove colore e consistenza sono al servizio di gesti che possono alternativamente servire sia come soggetto che come verbo.
In questi ultimi lavori, utilizzo umili linee organizzative e segni non dissimili da segni di conteggio e slash, hashtag e trattini che sono stati liberati dalla loro conformità in grafici, libri contabili, Internet e lingua scritta. Li uso invece per dividere lo spazio, tessere il colore e suggerire densità di ombra, luce, movimento, peso, gravità, atmosfera e altri aspetti del nostro mondo elementare.
Questi punti incrementali di vernice vengono applicati immergendo pezzi di legno in pigmenti e stampando le superfici con gesti ripetuti che implicano una pennellata direzionale. Attraverso questa applicazione, faccio appello ai movimenti saccadici dell'occhio per rilevare e leggere i modelli creando interruzioni o interruzioni all'interno dei segni accumulati che potrebbero non sempre conciliarsi come forma.
I miei dipinti rappresentano una conversazione visiva tra frammentazione, compressione e allineamento di spazi (per lo più superficiali) illusionistici. Il mio intento è quello di sfocare l'occhio dello spettatore e sospenderlo in uno stato di vibrazione visiva ó per indurre uno stato semi-meditativo di contemplazione e l'esperienza sinestetica di uno sguardo sentimentale su dipinti tattili.
Il contenuto all'interno di questi allineamenti rappresenta un ponte alto-basso tra le origini di un'infanzia quotidiana del Midwest americano e le narrazioni estratte dagli interessi degli adulti nella percezione biologica, nel linguaggio, nella memoria e nella presenza/assenza della figura e delle sue identità.
Collettivamente queste opere sono meditazioni su mitologie personali e universali, atti di trasformazione e scoperta e perdita nel mondo naturale e artificiale."