Mireille Goguikian

Mireille Goguikian è una pittrice libanese-armena nata a Beirut, nel 1964. È nota per i suoi colorati dipinti semi-astratti della città. Il suo lavoro comprende disegni a pastello, dipinti ad olio e tecniche miste. Ha iniziato il programma di architettura d'interni presso l'Accademia libanese di belle arti (Alba) prima di passare alla sezione Arts Plastiques su incoraggiamento della sua professoressa Nicole Harfouche. Grazie all'insegnamento del famoso pittore Paul Guiragossian, Goguikian ebbe l'opportunità di migliorare le sue capacità pittoriche e acquisire conoscenza della storia dell'arte. Ha ottenuto i suoi primi riconoscimenti prima di laurearsi. Nel 1987, ha vinto il 2° Premio del concorso Bachir Gemayel con il tema L'artisanat libanais per il suo lavoro, un disegno a pastello di tre donne sedute in ginocchio che tessono un arazzo. Nel 1988 si diploma AD ALBA e vince anche il Samir Tabet Prize. Nel 1990, mentre studiava l'italiano in Italia, Goguikian rimase affascinato dall'architettura italiana, in particolare dai portici, un elemento che è diventato ricorrente nei dipinti di Gogukian. Poi si trasferisce a Parigi dove rimane fino al 1995 dove frequenta l'atelier libre all'Académie de la Grande Chaumière e si sposa con l'architetto Charly Dabbaghian (1991). Parallelamente alla sua carriera, Goguikian è stata impegnata in attività educative in varie istituzioni in Libano. Ha insegnato alla Young Women's Christian Association (YWCA), ad ALBA e alla Toros Roslin Academy. Attualmente insegna Interior design presso il Saints-Coeurs Technical College di Bauchrieh, in Libano. Il background di Goguikian in architettura è percepibile nel suo lavoro che traduce circostanze specifiche e le emozioni che arrivano attraverso il simbolismo e la geometria della città. Nei primi anni della sua carriera, tra il 1988 e il 1990, ha dipinto Beirut distrutta durante la guerra civile (1975-1990) da un punto di vista molto ravvicinato. Beirut rimane il suo riferimento principale, la sua ispirazione, ma dall'inizio degli anni '90 la città è dipinta da un punto di vista lontano ed emerge come una fitta rete di edifici. Perde i tratti illusori e drammatici, per entrare in un'estetica più grafica. Negli anni 2000, Goguikian ha iniziato a sviluppare l'estetica per cui è diventata famosa. Usando la pittura ad olio e una spatola, trasformò le sue città in paesaggi aperti: il giallo era il colore prevalente, dando un tono caldo al dipinto. Il giallo ha una dimensione sia spirituale che formale. Rappresenta la luce per Gogukian, sia in senso fisico che nel senso della fede. Dopo l'esplosione al porto di Beirut il 4 agosto 2020, ha dipinto nel 2021 una serie di sette dipinti sotto il nome di Éclats de Beyrouth che sono stati esposti alla XIII Biennale di Firenze e le sono valsi il Premio della Giuria. Le numerose mostre nazionali e internazionali di Goguikian, la sua appartenenza ad associazioni mostrano il suo profondo impegno nel mondo dell'arte e il suo desiderio di utilizzare l'arte come strumento di comunicazione. Il suo corpus di opere offre un'esperienza sensoriale della città attraverso forme, colori e luce.