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Kooness

Patricia Pittet

1956
Switzerland

3 Opere in mostra

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Opere di Patricia Pittet

Symphonie intuitive de la artista

2015

Sculture

55 x 90cm

Disponibilità in Fiera

Cassiopée & cie de la artista

2019

Sculture

55 x 55cm

Disponibilità in Fiera

Bien Balancé de la artista

2019

Sculture

15 x 120cm

Disponibilità in Fiera

 

Nata nel 1956, Patricia Pittet è tornata in patria nella regione romanda della Svizzera nel 2006 dopo aver vissuto per diversi anni vicino a Parigi. Ha partecipato attivamente a numerose mostre nel corso degli anni sia in Svizzera che in Francia. Oggi, divide il suo tempo tra le sue case/monolocali a Mt. Pèlerin, CH e in Andalusia, Spagna.

“Sempre ariose, a tratti traslucide, spesso mobili, le mie sculture ci ricordano ciò che ci collega alla terra”

L'ispirazione di Patricia Pittet viene spesso sui fili dei sogni….

La si può immaginare, all'alba, vagare nella natura come una curiosa fatina dalla presenza totale. Che si tratti di esplorare, dita dei piedi nella sabbia o mani che accarezzano le foglie e la corteccia degli alberi in una foresta, sta raccogliendo con i suoi sensi, immagini e idee da riportare nel suo studio. 

Immagini prima : forme organiche, cerchi e sfere, protettive e fertili…. poi i suoi strumenti :  pietra, corteccia, cactus essiccati o conchiglie che hanno lasciato tracce del loro essere incise nella loro struttura. Semi e licheni, muschi e fibre di cocco; destinata ad essere immortalata nelle sue carte fatte a mano.

Patricia crea, soprattutto, un linguaggio di intensa emozione e linguaggio. E così si dispiega il suo fascino per il suo mondo; per il crepitio dei torrenti di montagna ghiacciati, le nebbie bianche delle mattine sopra il bacino di Léman, o i riflessi argentati della luna sul lago…. queste ispirazioni si traducono in sculture di delicati dischi traslucidi creati in resina biologica.

Entrando nel suo studio, seguendo queste impressioni e ispirazioni dietro di sé come un manto di gossamer, inizia a cogliere i ricchi materiali, esplorando i pigmenti naturali, i "difetti" emergenti e le trame originali, curvando i fili metallici,  come se disegnasse linee con una matita.

Il risultato è pura poesia; bozzoli di bronzo, di resina, di carta che sembrano emergere da luoghi profondi; sculture aeree di filo metallico, intrecciate a mano o all'uncinetto in una sorta di ritmo ipnotico; dischi cristallini che vibrano di luce.

I pezzi di Patricia Pittet esalano una forza emotiva che ne attesta l'apparente fragilità.