Home Artisti Sandro Chia

Kooness

Sandro Chia

1946
Florence, Italy

8 Opere in mostra

Rappresentato da

Categorie

Non hai il tempo per sfogliare il catalogo di questo artista? Compila il modulo per ricevere una selezione curata ad hoc per te delle opere che stai cercando.

Opere di Sandro Chia

Angel with Heart

1980

Sculture

73.7 x 35.6 x 17.8cm

33072,00 €

Supermaestro

1998

Dipinti , Olio

174 x 153.7cm

Contatta per il prezzo

Seated Woman

1970

Stampe

66 x 50.8cm

1418,00 €

Three Figures in Abstract

1989

Stampe

86.4 x 62.2cm

898,00 €

Lonely Dude

1989

Stampe , Disegni , Acquaforte

109.2 x 126.4cm

7560,00 €

Bound Man

1983

Stampe

78.7 x 66cm

804,00 €

Il Trovatore (Metropolitan Opera)

1983

Stampe

91.4 x 61cm

260,00 €

Dinner Table

1989

Stampe

96.5 x 87.6cm

1512,00 €

Sandro Chia (nato il 20 aprile 1946) è un pittore e scultore italiano. Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni' 80 fu, con Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria (it) e Mimmo Paladino, uno dei principali esponenti del movimento neo-espressionista italiano che fu battezzato Transavanguardia da Achille Bonito Oliva.

Chia nasce a Firenze, in Toscana, nel centro Italia, il 20 aprile 1946. Studia all'Istituto d'Arte di Firenze dal 1962 al 1967, e poi, fino al 1969, all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha poi viaggiato in Europa, in Turchia e in India. Si stabilisce a Roma nel 1970, e inizia a esporre l'anno successivo. Trascorse l'inverno del 1980–1981 a Mönchengladbach, nella Renania settentrionale-Vestfalia, nella Germania occidentale, con una borsa di studio.  Più tardi quell' anno si trasferì a New York negli Stati Uniti, dove visse per più di vent' anni. Nel 1984–1985 insegna alla School of Visual Arts di Manhattan.

I primi lavori di Chia tendevano verso il concettualismo, ma dalla metà degli anni '70 iniziò a rivolgersi verso un approccio più figurativo. Nel giugno 1979 Paul Maenz espone le opere di Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino nella sua galleria di Colonia, in Germania. In un articolo su Flash Art dello stesso anno, il critico Achille Bonito Oliva caratterizzò il gruppo come un nuovo movimento artistico, che chiamò “Transavanguardia”.