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Sara Badr Schmidt


3 Opere in mostra

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Opere di Sara Badr Schmidt

Fragmented Colorshot

Arte Tessile

30 x 20cm

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Reflection Colorshot

Arte Tessile

90 x 90cm

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Colorshot

Arte Tessile

220 x 160cm

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Nell'opera di Sara Badr Schmidt lo specchio e i suoi riflessi diventano il cuore di una linea di ragionamento dal duplice significato. Rappresentano la realtà in tutte le sue trasformazioni, invitandoci a riflettere sul valore del tempo che evapora. Nella sua duplice accezione lessicale, la ‘Riflessione’ si presta a una dualità di interpretazione. In questo modo, il gioco dell'artista moltiplica all'infinito le prospettive e rompe il confine tra verità e possibilità, sfidando le categorie temporali (passato, presente, futuro) e mischiando le carte sul tavolo delle percezioni sensoriali. (Chiara Gatti, critica d'arte) Sara Badr Schmidt è un'artista visiva di origine svedese e libanese che vive a Parigi. La diversità del suo background si riflette nella sua arte, che si concentra principalmente sulla questione della convivenza culturale e sulla complessità dell'identità territoriale. Cercando di provocare un dialogo, un'emozione, con l'osservatore, le sue opere parlano di connessione, arricchimento nella diversità, interazione, sia nei loro messaggi che nelle loro forme, mescolando diversi generi, materiali e tecniche. Per Sara Badr Schmidt l'arte si ispira direttamente alla vita e al mondo reale, li modifica e ne è, a sua volta, modificata. Le sue composizioni tessili, le installazioni, i dipinti e il lavoro in generale riflettono questa visione, consapevolmente tradotta in modo poetico per condurre intuitivamente alla riflessione personale. La pratica artistica di Sara Badr Schmidt fonde diverse tecniche e media. Le sue creazioni combinano immagini e testi, luce e texture, suono e tatto. Si interessa alla convivenza delle culture, alle complessità irrisolte dell'identità territoriale, all'essenza socio-politica del luogo e all'aspirazione alla convivenza pacifica tra i popoli, trascendendo i confini. I suoi progetti sfidano la nozione convenzionale di confini mentre celebrano l'arricchimento che deriva dall'interazione di culture diverse. Offre una riflessione contemplativa sull'impatto dei confini geografici e sul complesso rapporto dell'umanità con l'ambiente. Le sue opere illustrano vividamente la dura realtà e l'assurdità intrinseca di questi confini, evidenziando i limiti del corpo umano in relazione al suo ambiente, stimolando una profonda contemplazione del proprio luogo e appartenenza. In un'armoniosa fusione di poesia e politica, l'arte di Sara Badr Schmidt si sforza di catturare la complessa danza tra bellezza e tragedia, offrendo una prospettiva unica su questi aspetti fondamentali dell'esistenza umana.
Nasce a Stoccolma nel 1968. Svedese e libanese, vive a Parigi. 2024 - Agial Gallery, Beirut: “We left home… but what is home”, mostra personale. 2018-2024 - Opere tessili, progetti site-specific per collezioni private. 2021 - Private Choice, Parigi, mostra collettiva. 2017 - Agial Gallery, Beirut : “Borderless - Il était une fois un tout petit pois”, personale. 2016 - Florence Deniau Stephan Gallery, New York : “Borderless - NY”, mostra collettiva. 2016 - Nuova Galleria Morone, Milano : “Borderless - Milano”, personale. 2015 - Institut Français & Fondazione Stelline, Milano : “Oltre La Cena”, collettiva, Expo 2015, T.ART. 2015 - Galerie Vanessa Suchar, Parigi : “La ruée vers l'art”, mostra collettiva. 2013 - Grand Palais, Parigi: “L'Echappée Belle”, collettiva. 2012 - Agial Gallery, Beirut: “Borderless - Beirut”, personale. 2010 - Art Paris, Galerie Vanessa Suchar, Parigi, mostra collettiva. 2008 - Parcours Saint-Germain, Parigi: “C'era una volta”, mostra collettiva. 2008 - Galerie Langlet, Parigi : “Renaissance”, personale. 2006 - Artcurial, Parigi : “Mickey dans tous ses états”, mostra collettiva. 2002 - Strange Fruit in collaborazione con Agial Gallery, Beirut : “I Want”, personale. 2001 - Artishow in collaborazione con il British Cultural Center, Beirut : “Zupa Inglese”. 1997-2002 - Artishow, galleria di oggetti da collezione, Beirut: fondatore e direttore artistico. 1997-2002 - Artiline, Beirut: creazione di una linea di oggetti da collezione. 1996 - Table Rase, Centro Culturale Francese, Beirut: progettazione e cura, creazione di opere. 1999 - French Cultural Centre, Beirut: “Circuit Invisible», mostra personale. 1993-2003 - One-Off, studio grafico, Beirut: fondatore e direttore artistico. 1993 - Femme Magazine, Beirut: direttore artistico 1992 - Revue Noire, Parigi: assistente alla direzione artistica. 1986-1992 - Formazione: ALBA, Accademia di Belle Arti, Beirut - E.F.E.T., Parigi. Valedictorian