Dal 02/03/2023 al 26/03/2023
Come affrontare un sentimento che non può essere espresso a parole? Come esprimere qualcosa per cui non ci sono parole? Come dire ciò che è inarticolabile? Il linguaggio può esprimere emozioni? Eberhard Bitter ha deciso da solo. Parla attraverso le sue immagini – più comprensibilmente di quanto il linguaggio possa mai fare. La forza delle emozioni ci colpisce immediatamente, direttamente e genuinamente. Le sue foto ci urlano letteralmente di entrare in dialogo con loro.
Il soggetto di Eberhard Bitter si concentra sull'intero spettro delle relazioni interpersonali. La sua arte è un'analisi a volte spietata delle interazioni umane con gli altri e, soprattutto, con se stessi, i propri sentimenti, esperienze e sogni. Forme figurative del corpo, in un'interazione piena di tensione l'una con l'altra. I protagonisti, figure commoventi, “danzanti”, completamente staccate dallo spazio e dal tempo, sono ridotti a se stessi e assorbiti nella contemplazione del momento. Non è l'esterno che ha importanza. Un'energia pulsante emana dai processi che possono essere anticipati, un momento dei quali trova espressione nei suoi dipinti. L'arte di Bitter non è una rappresentazione classica, ma pura comunicazione con lo spettatore, che viene indirizzato dalle immagini e invitato a riflettere. Bitter dice di se stesso: “È semplicemente che il tema interpersonale, cioè il tema degli esseri umani con tutte le loro gioie e i conflitti ad essi associati, gli approcci e le separazioni, mi commuove personalmente di più.Ecco di cosa tratta la sua arte: provoca una reazione nello spettatore proprio perché riguarda noi stessi. A volte si tratta di un “hard fare”, come dice lui stesso. Cosa unisce le persone e cosa le separa? Il modo di dipingere di Bitter esprime anche questi problemi: nella visione ravvicinata, ciò che viene raffigurato sfuma in un'immagine quasi astratta. La giustapposizione selvaggia delle aree colorate è confusa e apparentemente non strutturata. Solo da lontano l'immagine prende forma. Avvicinarsi, allontanarsi. Lo spettatore è invitato a interagire con l'immagine in ogni modo concepibile.
Grigio, bianco e rosso sono i colori spesso predominanti e danno alle figure l'aspetto di studi anatomici di corpi umani. In effetti, i colori riflettono ancora una volta uno stato emotivo in cui raramente c'è un o-o. Piuttosto, sfumature, sfumature, tutto è intrecciato.