Dal 09/11/2022 al 09/12/2022
In effetti, il corpo è il tempio. Almeno per una buona parte dell'umanità che vive intensamente l'amore e gode della realizzazione dell'erotismo. E degli artisti che la ricreano nelle loro opere, come Luis Miguel Rivero. Decisamente, senza eufemismi, senza clamori. Le figure di Rivero pongono il corpo femminile al centro dell'attenzione, offrendo una visione stilizzata del “paesaggio” corporeo, o suggerendo le motivazioni e gli impulsi del gioco dell'amore.
C'è qui un'interessante e riuscita confluenza stilistica, l'artista passa da un'evocazione certamente impressionistica - ovvia nella natura delle pennellate - a certi accenni espressionisti nella tavolozza o nell'atteggiamento delle pose. Il realismo delle scene vacilla davanti alla visione onirica proposta dal creatore.
Alcuni spettatori potrebbero trovare questi nudi troppo espliciti, alcuni li considereranno addirittura pornografici. Ma questa è una distorsione del concetto: ciò che è esplicito non è sempre pornografico. La pornografia implica una mancanza di senso estetico e concettuale. Non è il caso, ovviamente.
Yuris Nórido, critico d'arte cubano.