La mostra "Shut Up" è un omaggio ad un disco degli 80 Frank Zappa, che si intitolava "Shut Up and play your guitar", una vasta antologia di brani strumentali in cui il grande musicista e compositore americano è infatti, si è limitato a suonare la sua chitarra meravigliosamente senza aggiungere altro. La mostra si presenta come una raccolta di dipinti senza tema o soggetto, la cui unica caratteristica è quella di voler parlare solo di pittura, nel senso più lirico e autoreferenziale possibile. Gli elementi puntiformi delle superfici pittoriche alludono alle modalità di visibilità della realtà, sia essa descritta attraverso linguaggi tecnologici, come ad esempio i pixel, sia attraverso quello fisiologico dell'occhio umano, sia le loro evidenti somiglianze. La retina ospita le cellule che ci permettono di distinguere colori e movimenti, coni e aste, che trasmettono attraverso il nervo ottico tutte le informazioni che il cervello trasforma nelle immagini che vediamo. Le carte della serie 2016 sono realizzate con pittura ad olio su fogli di carta forati in codice Braille, l'alfabeto tattile per non vedenti. In questo caso, gli elementi puntiformi trasmettono solo a coloro che sono in grado di decodificarli, informazioni linguistiche, immagini e linguaggio. Per noi, non possiamo leggere questo codice, ma siamo in grado di vedere il dipinto, trasmettono solo un diverso senso di cecità, di incapacità di sapere.