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Alessandro Borgonovo nasce nel 1980.

Dopo aver lasciato la scuola di legge, ha lavorato come assistente in una galleria d'arte contemporanea a Milano. Qui il confronto quotidiano con gli artisti lo spinge a realizzare le prime opere con tecniche diverse, dal collage alla pittura, fino alla rielaborazione digitale delle immagini.

Lasciando la galleria per diventare un artista a tempo pieno, si concentra principalmente sulla produzione di opere digitali astratte, create attraverso diversi software e successivamente stampate in Fine-Art.

In quel periodo partecipa ad alcune mostre collettive legate all'uso dei nuovi media.

Nel 2015 sente il bisogno di prendere strade alternative. Il riferimento alla pittura diventa sempre più forte.

Rispetto al lavoro precedente, ricco di colori, intrecci e riferimenti al mondo della grafica digitale, l'artista vuole limitare il più possibile l'aspetto di perfezione e pulizia dei segni che il computer permette di ottenere.

Inizia a dipingere su tela non preparata, con smalti e spray molto diluiti. In questo modo il colore, completamente assorbito dalla superficie, restituisce gradualmente toni spenti senza spessore di materiale.

Borgonovo sente il bisogno di confrontarsi con un mezzo più immediato, che gli permetta di fallire e di poter ricominciare, senza la scorciatoia di utilizzare un “tasto” che annulli le azioni appena compiute (funzione che il computer offre).

In definitiva, adotta un approccio al lavoro più aderente alla sfera emotiva e istintiva della creazione dell'opera.

L'artista non è alla ricerca di un tratto consolatorio o nostalgico della pittura, piuttosto usa uno strumento per essere più diretto, rapido ed essenziale.