Firmato Incorniciato
Dalla serie Noon in the Desert
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Anno
2017
Medium
Stampe
Riferimento
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Mezzogiorno nel deserto è tratto dalla frase di apertura della poesia di William E Stafford, "At the Bomb Testing Site", ed è una serie di fotografie che esplorano i quartieri replica, costruiti nei siti di test di armi nucleari in Nevada durante gli anni '50 al fine di misurare gli effetti della detonazione nucleare. Come progetto, è emerso in risposta a una cartolina turistica che ho incontrato del casinò di Las Vegas, il Pioneer Club, in cui una nuvola di funghi può essere vista incombere sul deserto del Nevada in lontananza. Le due località, note come "Doom Town" e "Survival Town", sono state progettate per riflettere un'immagine generica della periferia americana del dopoguerra e sono state popolate da una serie di manichini in costume, posizionati strategicamente in case modello.
Veicoli, edifici e rifugi sono stati collocati a varie distanze da "ground zero" e telecamere posizionate strategicamente per catturare gli effetti delle esplosioni. Riempite di articoli per la casa e mobili prodotti in fabbrica, alcuni dei quali erano ancora nella sua confezione, mostrando etichette del negozio, le camere incarnavano il sogno americano. Manichini vestiti sono stati posti a tavola o raccolti intorno alla televisione.
Situato a sessantacinque miglia a nord-ovest di Las Vegas, il sito di test del Nevada faceva parte del programma di test delle armi nucleari degli Stati Uniti. Nel 1955 è stata effettuata una serie di prove. Operazione Teapot è stato il più ampio; i vari test all'interno Teapot sono stati denominati Wasp, falena, Tesla, Turk, Hornet, Bee, ESS, Apple-1, Wasp Prime, HA, Post, MET, Apple-2 e Zucchine.
I test atomici sono diventati attrazioni turistiche, come gli escursionisti di un giorno, affollando il deserto del Nevada con i loro occhiali da vista appositamente acquistati, picnic all'ombra della nuvola, mentre gli hotel e i casinò di Las Vegas hanno sfruttato il fiorente mercato, offrendo biglietti per eventi e cimeli.
Seguendo la tradizione di The Nutshell Studies of Unexplained Death di Frances Glessner Lee, mi sono interessato a come l'uso forense della miniatura sovverta l'innocenza dell'estetica della casa della bambola, al fine di ricreare storie complesse. Prendendo come fonte le fotografie d'archivio trovate delle due città del sito di prova, Mezzogiorno nel deserto divenne una ri-creazione dei loro spazi interni ed esterni, rielaborati in forma miniatura.
Modellate in argilla in scala ridotta, le figure fatte a mano che compaiono nelle mie fotografie riflettono le pose dei manichini da cui sono tratte. Presentati come una serie di esemplari isolati, la loro estetica finto-naif rispecchia il tableau di edifici e interni che sono stati ricreati come studi separati utilizzando legno, sughero e feltro.
Ciò che era al centro dei test sulle bombe atomiche degli anni '50 era il modo in cui diventavano emblematici di un ottimismo nucleare all'interno della coscienza pubblica. Con l'installazione di speciali stazioni di osservazione per il grande pubblico, per assistere alla loro esecuzione nel deserto del Nevada, i giocattoli e gli accessori "atomici" inondarono il mercato. È all'interno di questa capacità di un feticcio addomesticato per tutte le cose ‘atomiche’, che le case e gli esterni della bambola che ho creato fanno parte di questa storia perversa e ironica.
1971 London, United Kingdom
Annabel Elgar è un'artista fotografica che vive e lavora a Londra. Ha conseguito un Master in Fotografia presso il Royal College of Art e il suo lavoro è stato protagonista di numerose mostre e pubblicazioni internazionali in Europa e Nord America.
Le fotografie di Elgar sono in bilico tra la fiaba e il quotidiano. Fonti, spesso mitiche, sono tratte da nuove storie, da internet, dal folklore, dalla letteratura e dalla storia dell'arte. Concepita come fotografia 'in scena', la sua opera sfoca la linea di demarcazione tra il costruito e il documentario.Annabel Elgar presenta fatti reali o presunti, riferendosi in modo poetico e raffinato a episodi storici che ancora oggi sollevano dubbi su trame segrete o disegni oscuri mai svelati. La fotografia stessa è messa in scena, la narrazione non è un'opera al servizio della documentazione, ma l'affermazione di come la ricerca della verità possa essere effimera. Quello che Annabel ci offre sono spesso solo indizi, dettagli di una rappresentazione che va guardata e osservata come un enigma, in cui l'artista interpreta al tempo stesso il ruolo del protagonista e del regista (occulto?).
Indirizzo
Modena, Via Carteria, 10
Metronom è una galleria d'arte e casa editrice con sede a Modena, Italia. Fondata da Marcella Manni, Metronom si impegna a ricercare e promuovere progetti legati alla cultura visiva contemporanea attraverso mostre personali e collettive di artisti italiani e internazionali. L'attenzione alle pratiche creative delle giovani generazioni artistiche trova u...