Birds Fled From Me

Attraversando i confini tra generi e spaziando dalla preistoria alle visioni oniriche contemporanee, Bea Bonafini intreccia il passato con il presente con l'obiettivo di creare nuove mitologie. Immaginando forme di vita che sono esistite o avrebbero potuto esistere e la loro inevitabile estinzione, si impegna in un atto di risurrezione che riattiva tutto ciò che è stato perso. Reimmaginando i corpi spettrali di figure mitologiche che una volta alimentavano l'immaginazione umana, si tenta di incarnare il lutto collettivo, dando vita a ciò che infesta la coscienza collettiva per fare pace con essa.

Attraverso la sua pratica, la curiosità di Bonafini risiede nel fertilizzare la pittura, l'arazzo, la scultura e le tecniche artigianali. Adotta i metodi e i materiali tradizionalmente utilizzati in altre industrie, estrapolandoli e interconnettendoli: i tappeti domestici industriali sono trattati come pietra per creare complessi arazzi intarsiati; la porcellana è macchiata e manipolata, usando la tecnica giapponese nerikomi per assomigliare a minerali e scolpita come strumenti preistorici. Il sughero sardo è dipinto e le forme sono incise. Insieme, il lavoro di Bonafini forma scenari vorticosi, frammentati e multistrato, ottimisti e teneri, pur abbracciando la forza della fragilità e della vulnerabilità. Agendo come sfere protette, i mondi che vengono creati mirano ad essere ricettacoli di una spiritualità perduta, come aperture trascendentali.

Bea Bonafini (Bonn, 1990) vive e lavora tra Londra e Barcellona. Ha conseguito il Master presso il Royal College of Art di Londra nel 2016. Mostre personali del suo lavoro sono state tenute al Museo di Roma a Trastevere, Roma (2022); Setareh, Berlino (2022); Bosse & Baum, Londra (2022); Nosbaum Reding, Lussemburgo (2022); LAAA, Città del Messico (2022); Renata Fabbri, Milano (2021); Eduardo Secci, Firenze (2021); Operativa, Roma (2019); Chloe Salgado, Parigi (2018); Lychee One, Londra (2018); e Zabludowicz Collection, Londra (2017). Il lavoro di Bonafini è stato presentato in numerose mostre collettive, tra cui Palazzo Abatellis Museum, Palermo (2022); Fondazione per l'Arte, Roma (2022); Kristen Hjellegjerde, Londra (2022); The Artsy Vanguard Fourth Edition, Miami (2021); Fondazione Sandretto, Guarene (2020); The British School at Rome (2019, 2020); Palazzo Reale Milan, (2019); e The Italian Cultural Institute, Londra (2018). Le commissioni includono lavori site-specific per Palazzo Abatellis, Italia; Jonköping Council, Svezia; Meta HQ, Regno Unito. Residenza La Berlugane-Maleki, Francia; e Maison Estelle, Regno Unito.