Negli ultimi anni, il mio lavoro si è concentrato su due degli animali più antropomorfizzati della nostra cultura, orsi e conigli. Le sculture di questi animali diventano anatomie invertite che mostrano le loro strutture organiche interne ricamate sulla superficie del corpo o attraverso la pelle traslucida. Gli animali sono una versione snervante ma inquietante dell'animale naturale, curiosi dello spettatore ma non apertamente accoglienti. Fragili e vulnerabili, le sculture esaminano i nostri atteggiamenti, percezioni e concetti culturali contro la realtà dell'animale, esprimendo il selvaggio e il mansueto, il bello e il grottesco.
Gli orsi mi interessano come gli animali di peluche per eccellenza: sia l'iconico peluche che il pregiato esemplare da tassidermia per i cacciatori. Un orso di peluche è il giocattolo duraturo dell'infanzia; il feroce predatore ha disarticolato e sfoderato per diventare il migliore amico di un bambino e il suo senso di sicurezza. Mentre orsi e conigli iniziano come amati amici d'infanzia, i nostri atteggiamenti nei loro confronti divergono rapidamente. Gli orsi, sia riveriti che temuti, sono trattati con molto più rispetto. Il nostro trattamento dei conigli è più complesso con atteggiamenti che vanno dall'adorazione della loro dolcezza al disprezzo. I conigli sono animali che tutti hanno incontrato, a partire da Peter Rabbit e Bugs Bunny. Si evolvono da giocattolo per l'infanzia a animale domestico coccolato, parassita da giardino, esperimento scientifico, cena e abbigliamento.
Nella pelle degli animali è ricamato il mio interesse per l'evoluzione, la biologia e la cosmologia. Sono affascinato da come l'universo si organizza nelle stesse strutture dal microscopico al cosmologico. Il ricamo e le perline sulla pelle dell'animale trascinano entrambi questi mondi in direzioni opposte. Le cellule dei polmoni diventano visibili mentre il polmone e la Via Lattea vengono perlustrati sul corpo formando un piccolo universo del coniglio.
Molte persone presumono che le mie sculture siano create dalla tassidermia. Non lo sono. Faccio tutto a mano, a partire da bozzetti dipinti e maquette scolpite. Ricamo campioni per capire i colori del lino e della pelliccia, le direzioni del filo e del punto. Poi scolpisco il corpo, realizzo il motivo del tessuto e cucio insieme il lino e la pelliccia. Ricamo a mano gli organi sul lino. La testa e le zampe vengono poi scolpite e la pelliccia incollata con cura. Tutte le parti assemblate e fissate in modo permanente. L'oggetto finito è importante per me; come i peluche che sono i primi oggetti di cui facciamo tesoro, le sculture diventano esseri completamente contenuti in se stessi.