Von der Struktur zum Chaos

È - come scrive il grande quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) sull'artista Frank Rödel - “certamente uno degli artisti visivi più viaggiati del nostro tempo, familiare con tutte le topografie e le zone climatiche”. Ha viaggiato attraverso il Sahara in una jeep, stava viaggiando con il rompighiaccio di ricerca Polarstern e ha intrapreso spedizioni nelle remote regioni polari della Groenlandia, dell'Islanda e dell'Antartide. Il paesaggio è diventato il tema centrale dell'artista. La FAZ si riferisce alla sua arte come a un "ritratto della terra" – e dello scontro di elementi opposti nella sua pittura: il confronto tra natura e uomo. Bellezza contro violenza e “indifferente, fredda, crudele mancanza di empatia”. L'arte di Frank Rödel si ispira alle fotografie e utilizza i droni per creare una speciale percezione dello spazio e una straordinaria visione delle strutture e delle distorsioni della natura. Sia nei suoi dipinti che nelle sue fotografie, paesaggi marini e tratti di terra appaiono con un'intensità a volte drammatica e una presenza selvaggia. Cosa rende le foto di Frank Rödel così insolite, così affascinanti, ma anche così inquietanti? Probabilmente è l'ambivalenza tra un entusiasmo per la natura, intriso al tempo stesso di malinconia, ma anche di tristezza e dolore, e l'esperienza diretta di una natura che è stata gravemente danneggiata dalla civiltà umana ed è in uno stato di flusso.