Concrete Blue Bubbles

François Bel, nato a Lione, è un artista multidisciplinare, altrettanto a suo agio con la pittura, la scultura e le installazioni. Il suo lavoro è eclettico quanto le sue ispirazioni: influenzato dalla Street Art, da cui prende in prestito il suo sistema di ripetizione e variazione, si interessa anche ai movimenti “New Realism”, che lo attraggono in modo particolare, come fanno Dada e la Pop Art, per il modo in cui sovvertono gli oggetti quotidiani per criticare l'odierna società dei consumi, come i ready-made di Duchamp.

François Bel si riappropria di ogni materiale, lavorando a sua volta con corda di nylon per le sue sospensioni e filo per le sue sculture. Gioca con l'idea della compartimentazione, rinchiudendo alcune sue sculture in reti metalliche, condannando ancora una volta la società contemporanea per il suo individualismo e materialismo.
In questo modo, ogni mezzo serve un approccio che è sia artistico che filosofico. Il suo piccolo “Big Bangs” incastonato nel cristallo sintetico, come congelato nel momento di grazia finale dell'esplosione, ci fa riflettere sul tempo che passa, che si sfalda e ci sopravvive innegabilmente. In una società in cui tutto accade sempre più rapidamente e l'umanità controlla molte cose, François Bel cristallizza il sogno di ogni persona fermando il tempo per un istante nelle sue opere. Un misto di frustrazione e fascino, le sue sculture rispecchiano la nostra civiltà, la rabbia e la ribellione, imprigionate e confinate in contesti economici, culturali, sociali e politici.

François Bel è esposto e collezionato in Francia, Monaco, Spagna, Corea, Stati Uniti e Belgio.