Gonzalo Fuenmayor ha messo in discussione le idee di ciò che un artista latinoamericano dovrebbe essere. Realizza disegni e installazioni che trattano con insistenza due grandi temi per lui: l'ibridazione culturale e l'identità transnazionale. Preoccupato per gli effetti della modernizzazione e del progresso non solo sugli ambienti naturali, ma soprattutto sulla cultura latinoamericana e sui suoi modi di manifestarsi a livello internazionale attraverso stereotipi e luoghi comuni. Il suo scopo sembra essere non solo quello di denunciare la banalizzazione, ma anche di comprenderne i meccanismi estetici e il potere culturale. Negli ultimi anni ha prodotto disegni a carboncino su larga scala (di soggetti come palme, tempeste, interni reali e mobili), con i quali esplora simboli tropicali in un contatto surreale con un immaginario opulento ed elegante. Il suo lavoro scatena risposte politiche e sensibili, poiché si colloca saldamente nella tradizione vernacolare e artistica dell'ornamento, profondamente radicata nel subcontinente.
Gonzalo Fuenmayor (n. 1977, Barranquilla, Colombia) ha rilanciato queste concezioni in uno spettro mondiale. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in USA, America Latina ed Europa. Il suo lavoro è stato recentemente esposto al The Florida Prize 2018, Orlando Museum of Art, Orlando; una mostra personale "Tropical Mythologies" al Museum of Fine Arts, Boston nel 2015; "Caribbean Crossroads", al Queens Museum, NY; nonché recenti mostre personali alla Dot Fiftyone Gallery nel 2018 e alla Dolby Chadwick Gallery di San Francisco, nel 2016.