Un ballon bleu sur la plage de sable rouge

Jacqueline Poitevin è nata nell'autunno del 1948, in una fattoria dove c'era un mulino ad acqua, vicino ai castelli della Loira. È cresciuta in mezzo a campi e prati lungo il fiume Indrois, dove si è dedicata a disegnare e dipingere su tutti i supporti che trovava nel suo ambiente.
Dal 1960 al 1968 fu convittrice in una scuola dove studiò fino al diploma di maturità… lì il suo universo si restrinse… scrisse e disegnò su fogli di quaderno quadrato.
1969, è l'arrivo a Parigi! Abbandona le sue "attività artigianali" ma si diverte molto a visitare i musei. Lo studio in soffitta dove vive è così scomodo e piccolo... ma sogna che il mondo le appartenga!
I giorni sono faticosi, gli anni passano con i loro tanti cambiamenti... per fortuna ha avuto la possibilità di viaggiare: Spagna, Italia, Canada, Perù, USA, Colombia, Pechino, Tunisia, Egitto...
Dal 1998 al 2000, con entusiasmo, parte per lavorare in Colombia come insegnante.
Nel 2000, è tornata in Francia per un breve periodo, dove ha avuto difficoltà a trovare il suo posto!
Nel 2002 è tornata in Colombia. Questa volta, per accompagnare le comunità afro-discendenti e indigene in una zona di conflitto, più precisamente nel Chocó, dove ha riscoperto la natura, una natura rigogliosa, esuberante in mezzo alle foreste primarie, sulle rive dell'Atrato, un fiume di una larghezza eccezionale. I populaOons colombiani sono molto allegri e accoglienti... si è sentita molto a suo agio ed è stata nutrita dalla ricchezza dell'ambiente.
Più tardi, racconterà le sue esperienze con le comunità in un opuscolo "Anecdotas y algo más" e il suo adaptaOon in francese... che non sarà mai pubblicato. Ora sta preparando un documentario "20 anni dopo..." per scoprire cosa è successo alle comunità che ha accompagnato nel corso degli anni?
Rimase in Colombia fino alla fine del 2005, costretta a tornare a Parigi dopo una brutta ricaduta... Questo periodo speciale le ha permesso di riflettere sulla qualità della sua vita e di immaginare nuovi progetti, ma ci sarebbe voluto del tempo prima che potesse renderli realtà!
 Dal 2007 al 2010 ha lavorato con giovani vittime di abusi.
Più tardi, già in pensione, studia disegno prospettico e decorazione d'interni, poi pittura astratta in uno studio dove dipinge sul pavimento, su grandi tele. È una scoperta che le regala un piacere intenso!
Infine, sarà un passo importante per lei accettare di condividere il suo universo artistico mostrando il suo lavoro e... lasciarlo andare, andare in altri luoghi.
Recentemente, in ottobre e novembre 2022, ha partecipato a due mostre al Marais di Parigi.
I suoi nuovi progetti sono :
- dal 10 al 24 febbraio 2023 Galleria Cael Milano - Italia,
- dal 16 al 22 febbraio una mostra virtuale "Interferences" con M.A.D.S. - dal 15 al 27 maggio 2023 Galerie Mona Lisa Paris 7ème,
- Autunno 2023, progetto espositivo in Colombia (date da confermare),
- vari progetti in Francia e in altri paesi europei.
È membro della Maison des artistes (41916).

La dichiarazione artistica di Jacqueline Poitevin:
Il mio universo, nutrito dalla ricchezza delle mie esperienze, è un guazzabuglio di natura in cui l'essere umano trova il suo posto.
Si inizia con la graffatura della tela sul telaio in legno... per poi rivestirla con
Poi si riveste di “geso”, stendendo vernice acrilica più o meno mescolata con medium e acqua, usando pennelli, spatole, e a volte anche con le mani… un pallido colorato… i colori si scontrano, addomesticano, e infine si sfiorano l'un l'altro per comunicare con sensualità, e raggiungere una dimensione mistica, anche spirituale!
Con umiltà e passione, le mie emozioni si diffondono sulla tela alla ricerca di una certa armonia e serenità.
AbstracOon è stata una rivelazione che mi ha aperto immensi campi di espressione. Il risultato mi sorprende sempre e, molte volte, dopo la spontaneità dell'opera, senza un oggetto davvero preciso, faccio scoperte quasi figurative…”