The Beauty Trap

Collage trasferito in lightbox in edizione da 3.

Il Beauty Trap è un collage su larga scala di ritagli di carta da materiali stampati riciclati come riviste e cataloghi d'asta, e da stampe digitali di gioielli e gemme. Sono state utilizzate migliaia di immagini e anche il pezzo più piccolo riflette la tonalità di una pietra preziosa o semipreziosa, trasformando la disposizione in uno scenario dai colori brillanti con infiniti disegni, sfumature e sottili gradazioni. Il titolo rimanda al controverso concetto di bellezza, che in epoca contemporanea è stato associato a attraente, decorativo o superficiale. Tuttavia, c'è di più nella bellezza di quanto sembri. Umberto Eco nelle sue pubblicazioni gemelle On Beauty e On Ugliness allude alla natura mutevole e sfuggente di entrambe le nozioni.

Intitolata The Beauty Trap, l'opera ricicla il desiderio nel desiderio, dall'attrazione per le gemme a quella per l'arte. Il collage cattura la battaglia tra il mondo materiale e quello spirituale, gioca sulla transitorietà della proprietà e mette in discussione la natura della superficialità in contrapposizione all'anima al centro di tutta la materia. Brillantismo, lo chiama l'artista, la capacità di far brillare la materia catturando, riflettendo e trattenendo la luce. Il fascino dei minerali gemma era così grande che fin dai tempi antichi e attraverso le culture, sono stati conferiti con poteri mistici e sono sussurrati per proteggere, potenziare, guarire ma anche danneggiare, portare sfortuna o mettere una maledizione. Ogni pietra è intrisa di un'anima spirituale, oltre la sua superficie lucida, nella profondità della sua trasparenza. Il brillantismo cerca di riconnettersi con le più profonde percezioni estetiche, filosofiche e storiche della bellezza e di riconoscere la bellezza come un bisogno umano essenziale. Il fascino delle pietre preziose segue da vicino le interpretazioni della bellezza come emblemi di potere, ricchezza e saggezza, venerati per la loro permanenza e intrisi di proprietà magiche e virtù basate sul colore trasferite a chi lo indossa. Al giorno d'oggi, le pietre preziose sono incastonate in gioielli opulenti, non in amuleti, realizzati per adornare i famosi e i ricchi.