Heroes 2

Per Arrázola, coesistiamo con il nostro ambiente in un rapporto di costruzione reciproca, dove la nostra identità è in gran parte il risultato di come ci appropriiamo del nostro paesaggio, e il paesaggio, a sua volta, è il risultato di come tale identità coesiste con il paesaggio, creando un terreno fertile per la trasformazione dello spazio e di conseguenza, di noi stessi. Siamo in gran parte i contenuti del nostro paesaggio e viceversa. Per Arrázola, c'è una quantità infinita di narrazioni possibili dove questi due concetti si incontrano. Cerca di portare il simbolismo della quotidianità in ogni immagine per creare nuove esperienze, il suo lavoro diventa un invito a pensare a ciò che vediamo e a ciò che apparentemente manca.

Nella sua esplorazione della carta e del disegno, immagini suggestive avviano un dialogo con lo spettatore lasciando aperte varie possibilità di narrazioni visive. Le situazioni diventano storie solo quando incontrate con l'occhio di chi guarda, e i ricordi e le esperienze che quella persona porta al lavoro. Intenzionalmente vago, il suo lavoro più comunemente caratterizza i bambini, la cui innocenza e ingenuità sono un ricordo di un'epoca in cui stavamo iniziando a creare il nostro mondo.