Facing Seoul 19

Nell'infanzia, si incontrano e si sperimentano molte cose per la prima volta. Attraverso la curiosità e l'immaginazione, questi momenti vengono portati ad altezze quasi magiche. Invecchiando, le nuove impressioni diventano sempre più scarse ed è un'esperienza rara essere sorpresi da qualsiasi cosa. Raymond Lemstra cerca di riportare il senso di meraviglia che ricordiamo da bambini, ponendo un ponte tra giovani e maturi, creando un mondo di fantasia contenuto popolato dai miei personaggi.

Con il suo lavoro, ama riferirsi alla natura illustrativa dei disegni e delle sculture primitive. Ciò che trova interessante in questi casi è la distorsione risultante dall'enfasi selettiva; le parti di interesse sono enfatizzate, le parti non importanti ridotte o tralasciate. Per i personaggi questo significa che escono con la testa grossa, dove l'attenzione è sul viso e il corpo è tagliato alle sue proprietà essenziali. Applica deliberatamente questa logica primitiva come metodo. Ma non la applica allo stesso modo a tutti gli aspetti del suo lavoro. Sceglie invece una tecnica molto matura e laboriosa per l'esecuzione del suo lavoro. Questo contrasto, tra ingenuo e sofisticato, conferisce all'opera un sapore un po' imbarazzante. Uno scontro di intenti, assumendo allo stesso tempo semplicità e complessità, casualità e ragione, difetti e perfezione. Lo scopo di questo è ispirare un senso di gioia e scoperta.