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Kooness

Categorie

Senza titolo

1971

Pezzo unico Firmato Datato Titolo

Default

66 x 56 cm
26 x 22.05 in

Anno

1971

Medium

Disegni

Riferimento

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Collage a bordo

1921 Monza, Italy

Dopo aver iniziato a dipingere nel 1945, in stile figurativo con influenze cubiste vicine allo stile di Picasso, si unì al movimento spaziale con Lucio Fontana, Gian Carozzi, Giorgio Kaisserlian, Beniamino Joppolo, Milena Milani, Sergio Dangelo, Carlo Cardazzo, Cesare Peverelli.

Diplomato in arte nel 1947/1948 all'Accademia di Brera (dove conobbe Aldo Carpi, Carlo Carrà e Achille Funi), partecipa l'anno successivo alla Biennale di Venezia ed espone alla Triennale di Milano. Sempre nel 1950, 1954 e 1956 è presente alla Biennale e ancora nel 1950 espone a Trieste durante una mostra collettiva dal titolo Arte spaziale.

In seguito all'amicizia con Lucio Fontana, fu tra i firmatari del terzo “Manifesto dello Spazialismo” (Proposta di regolamento) del 1950.

Nel 1951 partecipa anche allo “Space Art Manifesto”.

Il lavoro di Crippa nei primi anni Cinquanta ruotava attorno a una serie di dipinti detti Spirali, di natura geometrica e astratta: con il gesto geometrico quasi circolare (ma mai perfettamente rotondo) Crippa creava spazi contorti, dai quali venivano generati raggi che idealmente si proiettavano fuori dalla bidimensionalità della tela, in linea con i principi del “Manifesto” spaziale.

Divenuto noto all'estero per le sue opere, Crippa raggiunse New York, dove incontrò i surrealisti Max Ernst, Victor Brauner e Yves Tanguy, ed espose alla galleria Alexander Iolas.

Le Spirali cambiarono, diventando più pesanti, incisive e contorte, intrecciate tra loro. Queste figure, sviluppate tra il 1954 e il 1956 sono chiamate Totem. Nel 1955 passa alla produzione di opere multimateriali, che popolano una personale alla galleria del Naviglio di Milano. L'anno successivo l'ispirazione per i dipinti multimateriali si sviluppa ulteriormente, con la produzione di opere in ferro, bronzo e acciaio ispirate al simbolismo primitivo. Con queste opere partecipa alla Biennale del 1958.

L'uso di materiali originali nel 1960 ha portato alla produzione di opere in amianto, sughero, carta da giornale e velina, combinate con materiali e colori diversi. Le opere sono state esposte in una mostra itinerante che ha raggiunto Giappone, Stati Uniti e Australia.

Nel 1962 fu vittima di un incidente aereo: Crippa era un appassionato di acrobazie aeree, tanto che nel 1971 fu invitato come rappresentante italiano ai Campionati del Mondo Aerobatici. L'incidente del '62 lo costrinse su una sedia a rotelle per quasi un anno: tuttavia partecipò con i suoi dipinti a varie mostre in Europa e negli Stati Uniti.

In questa fase Crippa passa alla pittura di paesaggi (Landscape), con la tecnica polimaterica e con il consueto stile astratto. Di questo periodo sono anche gli amianto, non verniciature realizzate con sottili fogli di amianto applicati su una tavola incisa.

Nel 1967 lo Stato della Rhodesia dedicò un francobollo a Crippa; l'anno successivo l'artista, completamente recuperato, partecipò alle Biennali di Venezia e Mentone.

Negli anni Settanta Roberto Crippa si occupa anche di arte postale (mail art). Una sua cartolina, indirizzata a Eraldo Di Vita a Milano, è pubblicata anche nella sua monografia.

Nel 1972, durante un volo di preparazione ai Mondiali, l'aereo di Crippa si schiantò nei pressi dell'aeroporto di Bresso, uccidendo l'artista e il suo allievo Piero Crespi.


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Indirizzo

Chiari, BS, Via XXVI Aprile, 38

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