Home Magazine IL CASO DI KOONESS: LA PIATTAFORMA ONLINE PER CHI INVESTE NELL'ARTE

L’anno della pandemia è stato certamente un anno instabile che ha portato a numerose perdite nell’ambito del mercato dell’arte. La transizione digitale, accelerata da questa situazione, ha però permesso al mondo dell’arte di resistere, reinventandosi, con un occhio a quelle realtà che avevano già da prima colto il potenziale del digitale, come nel caso di Kooness. 

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Ormai le nostre giornate sono intrise di tecnologia e di digitale negli aspetti più vari della nostra vita, dove tutto può potenzialmente avvenire online. Anche l’arte, quindi, non poteva rimanere esente da questa trasformazione necessaria per restare al passo con le richieste dei suoi utenti. Inoltre, non appena le offerte online sono cresciute, anche a causa della pandemia, la risposta dei collezionisti d’arte è stata più che favorevole, comportando un notevole incremento degli affari, a conferma del cambio di rotta ormai in atto da tempo. Trasformazioni che erano già all’orizzonte prima della crisi sanitaria, ma che hanno visto una grossa accelerazione nella contingenza della nuova condizione mondiale. 

Beeple, “Everydays: The First 5000 Days” [dettaglio], © Christie’s

 

Come dicevamo, l’acquisto di opere d’arte sui canali online è da diversi anni un business di notevoli proporzioni, grazie soprattutto alle giovani generazioni, che si sono fatte promotrici di una rivoluzione che ha portato ad uno “svecchiamento” del sistema dell’arte. Nati e cresciuti in un mondo digitale, i giovani hanno pertanto saputo per primi – e prima delle necessità nate dalla pandemia – cogliere il potenziale dell’utilizzo di questi strumenti anche in un mondo, quello dell’arte appunto, spesso fossilizzato e restio a forme di modernizzazione. In questo nuovo contesto sono così nate negli anni piattaforme dalle offerte più svariate, servizi offerti a gallerie, case d’asta e collezionisti, che ne hanno ampliato le possibilità creando scenari innovativi. 

Ogni giorno, infatti, migliaia di nuove persone si connettono online con la volontà di consultare il web per le più svariate necessità e alla ricerca delle informazioni di cui hanno bisogno. Anzi, soprattutto le nuove generazioni (ma ormai non più soltanto loro) consultano proprio il web prima di fare un qualsiasi acquisto, compresi quelli inerenti al mercato artistico. Non esservi presenti significa pertanto rischiare di rimanere invisibili a una grossa parte di interessati e possibili acquirenti.    

Un caso esemplare tra le piattaforme online è stato Kooness, un progetto nato dall’idea di Lorenzo Uggeri in un periodo in cui il mondo dell’arte era ancora distante da una vera e propria digitalizzazione, decidendo si rivolgersi in primo luogo alle gallerie, notoriamente abbastanza carenti nella comunicazione online. Kooness è quindi una piattaforma che consente di avere un accesso virtuale alle gallerie d’arte di tutto il mondo, ponendosi come tramite tra la domanda dei collezionisti, che ormai in milioni accedono quotidianamente a Internet per cercare e scegliere un’opera, e l’offerta delle gallerie. Non solo strumento di vendita e investimento, ma anche spazio di informazione, è diventato nel tempo una piattaforma di riferimento nel settore a cui rivolgersi per esaminare gli sviluppi del sistema economico dell’arte e novità da esso offerte.

 

Schermata di apertura sito Kooness.com

 

Ma come ha reagito una piattaforma online come quella di Kooness all'impatto della pandemia e alle trasformazioni ad essa conseguite? Vediamo un po’ di dati. 

Innanzitutto, attualmente partecipano del progetto più di 1.000 gallerie internazionali provenienti da più di 50 paesi diversi e rappresentanti più di 10.000 artisti. 

A fronte delle grosse difficoltà a cui sono state sottoposte fiere, aste e mostre a causa non solo delle chiusure forzate ma anche dell’instabilità del capitale, tutte le realtà virtuali si sono dimostrate come alternative essenziali. Le vendite online nel 2020 hanno rappresentato il 37% delle vendite totali, registrando un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. 

La stessa crescita ha coinvolto anche Kooness che ha visto un tendenziale e consistente aumento delle vendite mensili. Anche il numero delle gallerie che ha richiesto di diventare partner, potendo quindi usufruire di tutti i servizi offerti dalla piattaforma, ha avuto un grosso incremento, così come nel caso dei collezionisti. Proprio riguardo quest’ultima categoria, i dati raccolti dalla piattaforma mostrano come vi sia una suddivisione quasi al pari di utenti ormai collezionisti e di primi acquirenti, provenienti da 63 paesi diversi (di cui la maggior parte proviene in particolare da Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Germania e Francia) e di età soprattutto compresa tra i 25 e i 45 anni, anche se bisogna sottolineare che il bacino d’età di chi usufruisce di questi servizi online si sta sempre più ampliando, a dimostrazione del fatto che non solo c’è sempre più dimestichezza con il digitale, ma anche che ne si riconosce in primis la validità e sicurezza. Per quanto riguarda le categorie di vendita, sicuramente le tre che hanno maggior successo sono la sezione dipinti, la sezione fotografia – per la quale il mercato principale attualmente è quello del Regno Unito – e la sezione scultura.

 

Franciszek Ledóchowski, Body of light 29, 2020, Courtesy by Gallery Katarzyna Napiorkowska

 

Alla luce anche di tutto ciò che è avvenuto nel corso dello scorso anno, bisogna quindi riconoscere – e chi decide di fare affari nel mondo dell’arte ne è sempre più consapevole – che la grossa validità del digitale è data innanzitutto dalla sua versatilità. Inutile negare perciò che il digitale sia ormai entrato definitivamente a far parte della realtà del mercato dell’arte, in un contesto in cui i giovani collezionisti, cosiddetti “millennial”, sono sempre più influenti e sempre più creatori di nuove tendenze. Ed è proprio grazie a realtà come Kooness che sarà possibile delineare il profilo del “consumatore 2.0” mettendo in contatto con maggior efficienza le richieste e i desideri dei collezionisti con l’offerta internazionale delle gallerie.     

 

Immagine di copertina: Cerbera Gallery, Courtesy by Kooness.

Scritto da Noemi Forte

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