L'artista Katarina V - Giovane scultrice, cittadina d’Europa , così suole definirsi, in occasione dei suoi vent’anni di produzione artistica, mette in mostra, secondo una sequenza temporale, le sue opere, più di trenta sculture in fusione di bronzo a cera persa patinate a fuoco, escludendo le opere giovanili.
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I temi su cui KATARINA V lavora, plasmando l’argilla con passione maniacale, sono: la bellezza femminile, la bellezza della natura e la bellezza dell’azione antropica intrisa di religione, sciamanesimo e indagine antropologica.
I lavori sono permeati quasi sempre dal rispetto verso la natura, a volte di preghiera, l’artista vuole esprimere con la sua arte un messaggio, un monito rivolto agli umani affinché abbiano attenzione nel conservare e nel rispettare la natura e tutti gli esseri viventi.
Per quanto riguarda il linguaggio, l’artista attinge dalla tradizione antica l’arte di dipingere le sculture, infatti utilizzando, in alcune opere la patina a fuoco con cromie diverse, accentua e valorizza quelli che secondo lei sono i caratteri da fare emergere.
Il linguaggio utilizzato nel forgiare le opere scultoree è quindi classico, figurativo, la nudità delle forme, l’attenzione verso la bellezza naturale, esprime un ritorno alle origini del rapporto uomo /natura, nel caso specifico di KATARINA V, donna/ natura.
INVESTIRE IN ARTE ?
Oggi più che mai, alla luce della recente scoperta di numerose sculture antiche a San Casciano dei Bagni (Siena) e nel cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, abbiamo la consapevolezza che un’opera d’arte, se realizzata con materiali nobili (bronzo) e tecnica sapiente, può durare nel tempo, attraversando millenni di storia umana. Ciò è valido anche, e soprattutto, quando il materiale del manufatto è l’oro, antiossidante per eccellenza e proprio per questo prezioso amico dell’uomo da tempi immemori.
Da queste premesse, si plasma l’idea di Katarina V, scultrice che da vent’anni lavora il bronzo, di realizzare una delle sue opere in oro 999,9, cioè in oro puro tecnicamente detto “da investimento”, diverso dall’oro comune, che invece in genere è una lega d’oro al 75% e poi argento e rame in varie percentuali. L’utilizzo di questa lega (oro 750, 18k diffuso in Italia) piuttosto che dell’oro puro, consente una maggiore duttilità, caratteristica necessaria per la lavorabilità dell’oro in spessori minimi. L’arte orafa, infatti, realizza filamenti di decimi di millimetri di spessore.
Le difficoltà incontrate durante la fusione dell’opera, il nudo femminile “Stefana 999,9”, sono state enormi, il rischio che le parti più esili, braccia e mani, si rompessero, è stato elevato, ciononostante, grazie anche all’abilità tecnica di laboratori specializzati in Toscana, la scultura è stata realizzata con grande definizione di dettagli.
“Stefana 999,9” di Katarina V è il risultato del connubio tra la preziosità dell’oro 999,9, cioè un lingotto d’oro, da 1 kg e l’estro artistico, espresso qui con una figura femminile, immagine ricorrente per l’artista fin dal principio della sua attività. Proprio “Stefana 999,9” ha le sembianze di un’altra scultura in bronzo di Katarina V, risalente al 2002, “Stefana” di circa 170 cm di altezza. Adesso con “Stefana 999,9”, alta circa 15 cm, è come se l’artista ripercorresse la sua passata carriera, riproponendo una sua statua in materiale pregiato, tanto da poter essere un investimento concreto e sicuro. Il valore dell’oro 999,9, infatti, è in costante crescita da sempre e di recente l’innalzamento del suo prezzo risulta esponenziale: infatti negli ultimi vent’anni siamo passati dai 7’000 euro di inizio secolo, fino ai 55’000 euro odierni per 1000 grammi di oro.
Quindi rispondiamo affermativamente all’INCIPIT. L’investimento in opere d’arte mediamente comincia ad acquisire valore dopo vent’anni dalla loro produzione, nel caso di un’opera realizzata in oro possiamo sostenere che il valore aumenti dal primo anno, inoltre è immediatamente rivendibile al valore dell’oro indicato dal mercato internazionale.