Home Magazine Cos'è successo nel mondo dell'arte questo Maggio 2024

Tutto quello che non ti puoi perdere sul mondo dell'arte di questo Maggio 2024: dall'allarme licenziamenti da Sothebys a Londra, al ritrovamento dell'opera Ecce Homo di Caravaggio che verrà esposta al museo del Prado, in Spagna

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Report allarmante per Sotheby's: Licenziamenti in vista nel Regno Unito
Secondo un rapporto pubblicato da The Art Newspaper, Sotheby’s, una delle principali case d'aste al mondo, starebbe pianificando un taglio consistente della forza lavoro nel Regno Unito, con circa 50 dipendenti londinesi a rischio licenziamento. Ulteriori esuberi potrebbero interessare anche gli uffici di New York e altre filiali europee. L’indiscrezione giunge dopo i licenziamenti avvenuti l'anno scorso che hanno coinvolto alcuni dipendenti legati alle vendite di NFT. Sotheby’s, dal 2019 di proprietà privata del miliardario franco-israeliano Patrick Drahi, ha rifiutato di fornire dettagli specifici sulle ragioni alla base di questa ristrutturazione. Un rappresentante della celebre casa d'aste ha smentito le voci riguardanti una possibile vendita della sede londinese, dichiarando che "non ci sono piani per vendere l'edificio o lasciare New Bond Street" e aggiungendo che "Londra è e continuerà ad essere il nostro centro più grande e importante per le vendite, le mostre e i talenti in Europa e la nostra seconda sede di vendita più grande nel mondo". I dati finanziari suggeriscono però un certo disagio. Secondo l'ultima dichiarazione presentata alla Companies House il 19 luglio 2023, i profitti della divisione britannica di Sotheby's sono calati del 24% dal 2021 al 2022, scendendo da 34,5 milioni a 26,2 milioni di sterline. I resoconti attribuiscono questa flessione agli effetti negativi della Brexit e all'instabilità globale sul mercato dell'arte. Sotheby's, attraverso un portavoce, ha tuttavia affermato che questi dati sono "incompleti" e non rappresentano nel loro complesso la posizione finanziaria dell'azienda e dell’attività di Sotheby's nel Regno Unito.

 

Beato Angelico, Giudizio Universale (det.), 1431 circa, Firenze, Museo di San Marco

Dalle avanguardie al Rinascimento: le mostre per il 2025 in programmazione a Palazzo Strozzi
Mentre la mostra Angeli caduti di Anselm Kiefer sta riscuotendo un grande successo di pubblico con oltre 70.000 presenze nei primi due mesi, Palazzo Strozzi volge lo sguardo al 2025 con un fitto calendario espositivo. Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione, ha svelato la programmazione per l'anno venturo, "Il calendario prosegue la nostra tradizione di progetti, che spaziano dai più grandi artisti contemporanei ai maestri dell'arte antica e moderna. Le mostre dedicate a Helen Frankenthaler e Tracey Emin metteranno in luce due universi artistici femminili diversi ma ugualmente rivoluzionari. Inoltre, l'esposizione su Beato Angelico mira a creare un progetto unico e irripetibile, celebrando a Firenze un artista fondamentale del primo Rinascimento." La prima mostra ad aprire i battenti sarà Helen Frankenthaler: Dipingere senza regole, una grande retrospettiva dedicata alla celebre artista americana del XX secolo. Dal 27 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, i visitatori potranno ammirare un'ampia selezione di sue opere realizzate tra il 1953 e il 2002, provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation e da importanti collezioni. L'esposizione metterà a confronto i lavori di Frankenthaler con quelli di artisti contemporanei come Pollock, Rothko e Motherwell. A seguire, dall’8 marzo al 20 luglio 2025, Palazzo Strozzi ospiterà la prima mostra italiana dedicata all'artista britannica Tracey Emin. Curata da Galansino, l'esposizione presenterà opere storiche e recenti di Emin provenienti da collezioni internazionali, restituendo l'estetica controversa di un'artista che ha ridefinito l'immagine della donna e il rapporto tra corpo ed esistenza nell'arte contemporanea. Per concludere, il 26 settembre 2025 verrà inaugurato Angelico, un progetto dedicato a Fra Giovanni, il Beato Angelico, artista simbolo del Rinascimento. Curata da Brandon Strehlke e organizzata in collaborazione con il Museo di San Marco, che fungerà anche da sede parallela, l’esposizione offrirà una retrospettiva completa e approfondita sull'opera del frate pittore, la prima di questa portata a Firenze dopo 70 anni. L'occasione permetterà di riunire capolavori dispersi del maestro, grazie a prestiti dai più importanti musei mondiali come il Louvre, la Gemäldegalerie, il Metropolitan Museum, la National Gallery, il Kunsthistorisches Museum e il Philadelphia Museum of Art. Angelico esplorerà l'arte del Beato in dialogo con pittori come Masaccio, Filippo Lippi, Jan van Eyck, Lorenzo Monaco, Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. La mostra si concluderà il 25 gennaio 2026.

 

Il tesoro recuperato: 600 opere d'arte italiane trafugate negli USA ritornano in Italia
Seicento opere d'arte, del valore complessivo di circa 60 milioni di euro, sono state recuperate e riportate in Italia dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) dopo essere state trafugate e portate illegalmente negli Stati Uniti. Questi preziosi reperti, presentati a Roma presso l'Istituto Centrale per il Restauro, comprendono principalmente opere d'antiquariato, beni archivistici, numismatici e, soprattutto, reperti archeologici dal IX secolo a.C. al II secolo d.C. Si tratta di pezzi unici, provenienti da scavi clandestini nel Centro-Sud Italia e da furti ai danni di chiese, musei e collezionisti privati. Questa imponente operazione è stata resa possibile grazie alle indagini avviate anni fa dal Comando Carabinieri TPC, in collaborazione con varie Procure nazionali, il New York District Attorney's Office e l'Homeland Security Investigations statunitense. Un ruolo cruciale è stato svolto dalla "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti", il più grande archivio mondiale di beni d'arte rubati, che conta più di 7 milioni di oggetti registrati, di cui 1.315.000 ancora da recuperare, oltre a un innovativo strumento basato sull'intelligenza artificiale, denominato "Stolen Works Of Art Detection System" (S.W.O.A.D.S.), che setaccia senza sosta opere trafugate sul web e sui social network. Questo sforzo costante sta dando risultati concreti: nel solo 2023 sono stati infatti recuperati 105.474 beni artistici per un valore stimato di oltre 264 milioni di euro.

 

Caravaggio ritrovato: il Prado ospita l'Ecce Homo
Una straordinaria scoperta sarà al centro di una mostra speciale presso il Museo del Prado di Madrid. Si tratta del capolavoro "Ecce Homo" di Caravaggio, riscoperto inaspettatamente nel 2021 durante un'asta, dove l'opera, inizialmente attribuita erroneamente a un allievo di Ribera, aveva una stima di partenza di soli 1.500 euro. Gli esperti del Prado hanno immediatamente riconosciuto l'importanza dell'opera, inducendo il Ministero della Cultura spagnolo a dichiararlo tesoro nazionale e a vietarne l'esportazione. La scoperta di questo dipinto è stata definita dal museo come uno degli eventi più eclatanti nella storia dell'arte, in grado di suscitare un immediato e unanime consenso riguardo alla sua autenticità. La tela è stata sottoposta a un importante restauro, curato dallo specialista Andrea Cipriani e dal suo team, prima di essere acquistata dal suo attuale proprietario che ha concesso il prestito al Prado. Realizzata dal maestro lombardo intorno al 1605-1609 durante il suo esilio a Napoli dov’era fuggito dopo una condanna per omicidio, il dipinto a olio su tela raffigura Gesù coronato di spine, con il sangue che gli scorre sul volto e sul petto. Accanto a lui ci sono Ponzio Pilato e una terza figura vestita con una tunica rossa. Ecce Homo, uno dei 60 lavori di Caravaggio giunti fino a noi, faceva parte della collezione privata di Filippo IV di Spagna, prima di essere ceduto nel 1823 alla Real Academia de Bellas Artes de San Fernando. L'esposizione, inaugurata il 28 maggio, rimarrà aperta fino al 13 ottobre 2024.

 

Ecce Homo, Caravaggio. Courtesy of Wikipedia.

Il Primo Ritratto Ufficiale di Re Carlo III Presentato a Buckingham Palace
Il primo ritratto ufficiale di Carlo III da re d'Inghilterra è stato presentato il 14 maggio 2024 a Buckingham Palace. Alla cerimonia di unveiling, oltre al monarca, era presente anche la regina Camilla. L'opera, realizzata dal celebre ritrattista Jonathan Yeo immortala il Re con l'uniforme delle Guardie Gallesi, di cui è colonnello dal 1975. Di dimensioni imponenti, circa due metri e mezzo per due, il dipinto è stato commissionato nel 2020 per celebrare il 50° anniversario dell'adesione di Carlo alla Drapers' Company. Tuttavia Yeo ha potuto completarlo solo dopo l'incoronazione del 6 maggio scorso. Il pittore ha lavorato nel suo studio londinese, con il re che ha posato per lui in quattro sedute tra il 2021 e il 2023. Oltre all'iconografia tradizionale, Yeo ha voluto includere un elemento emblematico che rimanda all'impegno ecologista di Carlo III e al suo amore per la natura: una farfalla che vola sulla spalla del sovrano, su uno sfondo di diverse tonalità di rosso, richiamo ai colori gallesi. Il ritratto sarà esposto per un mese alla Philip Mold Gallery di Londra dal 16 maggio al 14 giugno, per poi essere trasferito alla Drapers' Hall, lo storico edificio un tempo proprietà di Enrico VIII.

Foto in copertina: Sotheby's Head Quarters. Courtesy of Istock Photo.

A cura della redazione di Kooness